SOMMARIO

Prefazione

Il quadro storico - Le Crociate - La violenza della casta dei Cavalieri - La conquista di Gerusalemme - Gli Ospitalieri, precursori dei Templari

Gli inizi del Tempio - Un’origine oscura - Il viaggio di Ugo di Payens - San Bernardo - Cavalleria violenta: una scusa per il “monaco-guerriero” - Il Concilio di Troyes - Primi patrimoni e sviluppo immediato - Omne datum optimum: la “dichiarazione d’indipendenza” templare - Il Tempio, simbolo dell’Ordine - La Croix-Pattée e gli altri... marchi d’impresa - L’assetto diviene concreto - La Regola - L’esame di ammissione all’Ordine - “Metteteli alla prova” - Struttura dell’Ordine - Il Templare e la sua giornata - La “Capitale” dei Templari

La diffusione e il successo - Organizzazione Territoriale - Dal Monachesimo alla Cavalleria - La Cavalleria “Templare” - Una ricchezza “necessaria” - Dopo la perdita della Terrasanta - Architettura mistica o mistificata? - Riforma interna dell’Ordine

Fiumi di sangue in Terrasanta - 1138–1153: Ascalona - 1147–49: Seconda Crociata - 1167–1172: Amalrico, gli Assassini, il sorgere del Saladino - 1179, fra anarchia e rancori - Il disastroso Gérard de Ridefort - 1183–1187: l’escalation verso la prima catastrofe - Da obiettivi religiosi a commerciali - 1189: Terza Crociata, Barbarossa, Cuor di Leone - Lo stupro di Bisanzio - Il coinvolgimento di Federico II - I Templari come “corpo diplomatico” - 1244–70: i Mongoli, Mansura, il riscatto di San Luigi

Il declino dell’Ordine e l’arresto - La tragedia finale di San Giovanni d’Acri - «Ed ora che facciamo?» - Il prestigio cala: si parla di unificazione degli Ordini - La vera “diarchia” - Jacques de Molay - Imperium Mundi - Da Celestino V a Bonifacio VIII - Nogaret - Filippo IV detto “il Bello” - Filippo si rifugia nel Tempio - Il summit fra Clemente e Filippo - Progetto di fusione - Il Maxiblitz - Il piano “neocon” di Lullo per Filippo il Bello - Cosa successe negli altri Paesi - Il papa con le mani legate

Il processo e lo scioglimento dei Templari - Il processo-farsa - Le accuse - Confessioni sotto tortura - Il Bafometto - Contenuti delle confessioni - Cordicelle a contatto con reliquie - Diffamazione di Clemente - Il papa interroga i Templari - L’interrogatorio segreto di Chinon - Una timida autodifesa - Vienne - Vox in excelso: tanti saluti al Tempio - Il rogo - Dopo lo scioglimento - Riflessioni sui perché dell’innocenza del Tempio - La vera debolezza - Gli eredi “illegali”: i Templari odierni

Dalla cenere della Storia alla fenice della Leggenda - I due veri enigmi

Eleonora d’Aquitania

Il Graal - Chretien de Troyes - Il Perceval di Chretien - La prima apparizione del Graal - Re “Pescatore” - Un successo dovuto a domande senza risposta - Robert de Boron e Goffredo di Monmouth - Giuseppe di Arimatea e il sangue di Cristo - Lo Gnosticismo nel Graal - Merlino “di Monmouth” - Il Perlesvaus - Il “Lancelot-Graal” - Wolfram von Eschenbach - L’equivoco del «lapsit exillis»

Dentro il Graal - Cos’è il Graal - Origine dell’etimo “graal” - E all’interno del Graal? - Testimonianze nella Pittura Sacra - Il fenomeno delle reliquie - Il culto del Sangue Divino - L’Eucaristia e il Graal - Ancora una regia cistercense - Un Graal “clandestino”?

Il Culto del Graal - San Galgano - Tristano - Il malinteso “San Greal–Sang Real” - Il Graal passa di moda - Peredur - Origini celtiche?

Il Graal fra Celti e Asia - Il “problema celtico” - Quesiti su Re Artú - La “fertilità” del re - Radici asiatiche - La mitologia come archeologia fraintesa - I Sarmati - Gli Alani - La spada nella roccia di Attila - Da Alarico ai Normanni

Un comune e costante problema di “fonti” - Terre deserte, re feriti e ricambi generazionali - Un nuovo oggetto mistico adeguato ai tempi

Gli eretici piú famosi della Storia - I Bogomili - Montségur - Catarismo e Amor Cortese - Catari e Templari

Sette secoli di frottole - Fine dei Templari: i commenti dell’epoca - Agrippa - La nascita dell’Occultismo - L’Ermetismo del Rinascimento - Rosacroce - Ashmole e la Royal Society - L’insospettabile Newton - L’Età dei Lumi - La Massoneria - Il barone Ramsay: i Crociati diventano massoni - Il Templarismo - Un altro baro(ne): Von Hund - Willermoz e gli Illuminati di Baviera - Voltaire - Richard Wagner e il Graal - La Teosofia - L’Occultismo fin-de-siècle - Il Graal può essere “ritrovato”? - La successione “gioannita” - La dottrina unificante - Reuss e l’O.T.O. - Nazisti, Catari e Graal - La bufala della “stirpe” di Gesú

CONCLUSIONE

Bibliografia

Indice nomi, luoghi, opere, termini

Estratti dalla prefazione:

[...] quando si smette di credere negli dèi proposti dai culti ufficiali, non si finisce per credere in niente ma per credere a tutto. E non si accetta piú nemmeno la Storia, che dovrebbe essere inoppugnabile: cosí un errore letterario marchiano di molti secoli prima, ben noto agli studiosi, il San Greal che divenne Sang Real (peraltro in un contesto di polemiche teologiche che rese la cosa perfettamente plausibile), può facilmente essere spacciato per il procedimento inverso, a suffragio di teorie tanto sensazionalistiche quanto bislacche (la “stirpe di Gesú Cristo”). Allo stesso modo un pugno di ignoranti e illetterati come i Cavalieri del Tempio possono diventare depositari della piú straordinaria sapienza mai messa a disposizione del genere umano [...]

[...] l’argomentazione a sostegno avviene mediante falsa associazione: se due fatti hanno qualcosa in comune, significa che sono collegati. Troyes, in Francia, è la città natale sia di Hugues de Payens, mitico fondatore dei Templari, che di Chrétien de Troyes, l’inventore del Graal: ecco un esempio di coincidenza “che non può essere una coincidenza”: fra le due cose “dev’esserci” un nesso, i Templari sono “per forza” collegati al Graal [...]

[...] osservando la storia del Tempio, eruditi di siffatta attitudine la intesero come favola paradossale di una saggezza celata ai piú e rivolta contro l’imperante ortodossia cristiana medievale. I Templari secondo tale modo di vedere erano una società segreta in totale opposizione alla Chiesa Cattolica, la cui speciale abilità era stata appunto quella di installarsi in seno alla cristianità stessa: essotericamente un Ordine religioso ligio ai dettami di Roma, esotericamente invece in opposizione ad essa [...]

[...] era l’inizio di una corrente che oggi conosce rinnovata fortuna e vigore: la Teoria della Cospirazione. Applicata per spiegare gli eventi secondo una luce che produce piú ombra di quanto la Fisica ammetta: l’assassinio di Kennedy, lo sbarco sulla Luna, l’Attentato alle Torri Gemelle, l’assassinio di Aldo Moro, «niente è quel che sembra», «le cose non stanno come ci hanno detto» [...]

[...] tale equivoco, divenuto dato di fatto in un altro “processo senza alcuna prova” (condannando dunque per la seconda volta gli incolpevoli Templari!), sorse dallo stesso occulto magico humus che nutrí la letteratura romantica prima e quella simbolista poi [...]

[...] quello contro i Templari fu un processo politico: lo si colorò di religione per dargli consistenza. Le tecniche impiegate ricordano quelle di tutti i regimi totalitari: intossicazione dell’opinione pubblica per suscitare il biasimo popolare, false promesse, torture fisiche e morali, lavaggi del cervello, autocritiche appesantite da crimini immaginari, false testimonianze, verbali truccati. Tragicamente, la cosa piú rimarchevole fu che la Chiesa veniva uccisa dalla Chiesa: il papa sacrificò l’Ordine che gli era legato come un figlio al padre per evitare uno scisma con la chiesa francese [...]

[...] ancor prima del processo, la cui analisi non si presta a colpire l’immaginario se non per le singole fandonie assurte a campioni d’incasso editoriali — il Bafometto, la sodomia, i Capitoli segreti —, l’evento che resta immediatamente ed indelebilmente scolpito nella vicenda templare è l’arresto di massa operato in un’epoca in cui non c’erano telefoni o telegrafi o radio. Fu la prima operazione di polizia della Storia, ciò che oggi sui media verrebbe definito “maxiblitz” [...]

[...] in tempi di grande terrore come quelli del Medioevo, che subí il peso delle Crociate e delle guerre dinastiche che funestarono ininterrotte l’Europa occidentale, [...] potenti simboli religiosi quali il Graal si sforzano di indicare la speranza e un mondo migliore [...] Interi gruppi di persone, intere società, aderirono alla consolante surrealtà del Graal che risplendeva al di là dello sconvolgimento [...]

[...] poiché il Graal è una reliquia tanto sacra, i suoi custodi devono essere i piú puri fra i puri; tuttavia non vengono designati i preti, i monaci e neanche i vescovi, ma piuttosto i Cavalieri, il cui destino è trovare il “Sacro” Graal e restaurare il regno di Artú [...]

[...] agli occhi degli esoteristi, anche alla luce delle troppe cose taciute, tale genealogia non poté che assumere il significato di “discendenza segreta”: sarebbe questo il senso del fatto che invariabilmente il cavaliere che ha successo nella “cerca” sia, a sua insaputa, il discendente di una casata reale, credenziale piú importante per divenire “custode del Graal”. È il ben noto arké delle fiabe, dove il principe non sa di essere principe. [...] Quale “dinastia” può esservi, di piú sacra, di quella di Gesú? Come si può facilmente comprendere, a questo punto il terreno è bello che spianato per le piccole e grandi frottole, di cui quella della “stirpe di Gesú e Maddalena” è solo l’ultima in ordine di tempo [...]

[...] molta gente non gradirà la pubblicazione — sia pur in proprio, affidata alle mie ridotte capacità editoriali fai-da-te — di un dossier del genere: demolire punto per punto un tale spettacolare sistema di frottole è in un certo senso come svegliare le persone da un bel sogno per riportarle nel grigiore quotidiano. A loro parziale consolazione ricordo che, per l’appunto, questo libro non avrà (come gli altri miei testi) un vero editore, e dunque la Verità — di questo, presuntuosamente, si tratta! — è destinata a rimanere una tradizione occulta riservata ai pochi eletti che la rinverranno sul web.

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